Il segreto del riccio

di Claudio Merini e Donatello Giannino

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– Salve dottore, oggi non avevo proprio voglia di venire. Sente che caldo?! Non si riesce neanche a respirare. Fortuna che qui c’è un ventilatore, almeno circola un po’ d’aria. Ma lei non sente questo caldo?

Il paziente si sdraia sul lettino.

– Beh, sì lo sento anch’io. Ma è sicuro che è solo per il caldo che non aveva voglia di venire?

– Certo dottore; quando fa molto caldo mi capita di non avere voglia di fare e di dire nulla. (Pausa). Ma perché lei mi fa sempre domande così… mm, non saprei, mi verrebbe da dire così dirette, mettendo in discussione ciò che le dico? Non si fida? Se le ho detto che non mi andava di venire per il caldo, perché dubita? È da sempre così. Mio padre, mia madre, mia sorella, i miei amici, la mia ragazza; tutti coloro che mi circondano non si accontentano mai di ciò che dico loro. E questo mi fa incazzare, e non poco. Lei lo capisce vero?

– Sì, lo capisco. Certo è strano che tutti quelli che la circondano non si accontentino di ciò che dice.

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La “dicibilità” del disagio nello spazio relazionale

di Evelyn Di santo

“Rivelami tra le lacrime esitanti, tra sorrisi tremanti, tra dolore e dolce vergogna, il segreto del tuo cuore.”

R. Tagore

Quando iniziamo il viaggio terapeutico il paziente può vivere e visitare luoghi mai conosciuti, oppure, rivivere esperienze passate e ritrovare luoghi già visti ma dimenticati che diventano nuovamente accessibili, rendendo possibile l’integrazione dei vissuti.

Esplorare le risorse dell’individuo rappresenta il “dovere” del terapeuta, di riportare alla luce il tesoro nascosto che permetterà al paziente il successo terapeutico.

L’individuo nasce “ricchissimo”, possiede un gran tesoro ma a causa di varie circostanze sfavorevoli, non se ne accorge. Spesso conduce una vita nelle ristrettezze economiche delle sue potenzialità. Compito del terapeuta è portare alla luce ciò che è potenzialmente fecondo.

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Bella dormiente

di Irene Giancristofaro

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La dottoressa V. chiuse la porta del suo studio al termine dell’ultima seduta della settimana. Era stanca. È faticoso lavorare con chi ha affidato la propria esistenza ai disordinati sogni degli altri. In quel tardo pomeriggio di maggio si accomodò sulla poltroncina rossa davanti alla finestra del suo studio e ascoltò il silenzio. Continua a leggere

Fantasmi e silenzi: segreti di famiglia.

di Luigi Santoro

Tutti gli esseri umani hanno tre vite: pubblica, privata e segreta.

(Gabriel García Márquez)

immagine Santoro

Shhh… E ascoltate nel silenzio quanti rumori si celano. Sussurri, bisbigli, segreti.

Come una linea di demarcazione tra interno e esterno, tra chi sa e chi non sa, il segreto stabilisce un limite, delimita un territorio, uno spazio “transizionale interno”, necessario alla facoltà e capacità di creare i propri pensieri. I segreti si pongono come «garanti della nostra intimità, testimoni dei nostri limiti, fatti della stessa sostanza dell’Io. Poiché non c’è Io che tenga senza che tenga i suoi segreti. (Racamier, 1995, 110-111)  Continua a leggere

Segreti con i denti

di Dana Vanni

 immagine Vanni 2Questo è il nostro segreto profondo/ radice di tutte le radici/ germoglio di tutti i germogli/ e cielo dei cieli/ di un albero chiamato vita,/ che cresce più alto/ di quanto l’anima spera,/ e la mente nasconde.

(Edward Estlin Cummings)

Utilizzo le parole di Cummings per indagare la linea sottilissima che divide il segreto della vita dal segreto, ben più pericoloso, della morte. Continua a leggere

La danza del segreto

di Simonetta Forcini

immagine Forcini

“Ci sono momenti in cui si rimane senza parole, completamente perduti e disorientati e non si sa più che fare. A questo punto comincia la danza” Pina Bausch

Il segreto è un elemento di informazione tenuto nascosto agli altri evitandone la comunicazione. Omettere di rivelare un contenuto, crea una zona d’ombra all’interno della psiche, di cui entra a far parte il segreto.  Continua a leggere