L’importanza della relazione: considerazioni sul film “Basta Guardare il Cielo”.

di Donatello Giannino

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Trama: Basta guardare il cielo è film del 1998, tratto dal romanzo omonimo di Rodman Philbrick, racconta la storia di due ragazzi che traendo ispirazione dalle avventure di Re Artù e i cavalieri della Tavola Rotonda, intraprendono un viaggio alla scoperta dell’amicizia. I due ragazzi sono Kevin e Max, il primo è esile, basso con una patologia degenerativa importante, ma con una intelligenza fuori dal comune, il secondo è alto e grosso, classificato a scuola come lento nell’apprendimento. Kevin vive con sua madre ed è senza padre, Max vive con i nonni a cui è stato affidato in seguito all’arresto del padre accusato dell’omicidio della moglie, madre di Max. Ciò che li accomuna è l’essere stati da sempre degli esclusi, emarginati e presi di mira dai compagni della scuola. Continua a leggere

Sulle radici dell’odio o dell’invidia primaria nella modernità “liquida”

di Tiziana Sola

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“La terra non conosce odio, ma solo amore tramutato in odio, e l’inferno non è che la delusione di un bimbo”

Ian Dishart Suttie 

Nel rilassarmi per la pausa pranzo si fa per dire, ascolto come al solito il notiziario nazionale. Tra le vicende della cronaca politica tanto ripetitive quanto sconfortanti, l’ennesimo fatto di cronaca nera: una donna trovata esanime e sanguinante sul letto con un feto morto a fianco. Si chiarisce poi che il marito è fuggito con la figlia, simulando un viaggio e lasciando una lettera a fianco alla moglie incinta nella quale scriveva “partorisci tranquilla e poi raggiungimi”; ciò per nascondere il fatto di averla malmenata così brutalmente al punto da farla partorire.  Continua a leggere