L’invidia comincia nei sogni (forse)

 di Laura Grignoli

Il Re: “Ho notato che molti dei miei sudditi mi guardano con odio. E forse che li odio, io?”.

Lei: “Dev’essere solo invidia”. 

Il Re: “E nemmeno li invidio, io”

(il Mago Wiz nelle strisce di Brant Parker e Johnny Hart)

Difficile scrivere su un’emozione. Dovrei essere capace di tradurre in linguaggio della ragione quello che si esprime in un alfabeto corporeo, nonostante e/o malgrado noi. Ci provo e mi imbatto subito nel problema:  affidarsi alle certezze delle risposte già date o all’inquietudine delle domande a cui certamente non saprei rispondere? Gli esploratori dell’anima, così potrei ritenere la sfida di essere  psicoterapeuti, si muovono sempre su un terreno contraddittorio dove ogni dimensione del territorio esplorato è ambigua e ogni certezza è provvisoria.

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L’invidia: tra Eros e Thanatos

di Valeria Seccia

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Spesso mi trovo a fare delle lunghe passeggiate nella mia città; mi piace osservare, guardare le persone che camminano, alcune con un ritmo frenetico e altre che vanno con più calma, amiche ed amici che entrano nei negozi, si raccontano le loro giornate, e poi, soprattutto nei mesi caldi, adoro respirare l’aria di primavera, il profumo dei fiori, le farfalle dai tanti colori, e questo mi fa stare di buon umore.  Continua a leggere

La psicoterapia esprime una sua etica?

di Paolo Notarfranchi

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Con psicoterapia intendo un fenomeno unitario, una cura psicologica che va dalla consulenza della durata di poche ore fino al trattamento che si prolunga negli anni per molte centinaia di ore, durante le quali si ha lo scandaglio del cosiddetto inconscio e si sviluppa un interminabile scontro erotico e di potere denominato transfert / controtransfert; un gioco asimmetrico che – secondo la lezione di Levi-Strauss – termina con l’uccisione di uno dei due contendenti.  Continua a leggere