di Simonetta Forcini
Quando l’anima fa l’esperienza dell’altrove, raggiunge luoghi ameni e rende il corpo immortale
…E l’naufragar m’è dolce in questo mare.
(L’infinito, G. Leopardi)
“Primo mattino. Linee di luce si ripetono ordinate trapassando in diagonali parallele l’ombra morbida, uniforme, anonima della quiete. Fuori e al di sopra del mio corpo lo sguardo raggiunge, rimbalza dall’una all’altra. Continua a leggere
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