Nel proprio vissuto il legame con l’opera d’arte

di Lea Merlino

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“Assorbiti dai nostri pensieri, incalzati dall’ora o dalla meta, quante volte abbiamo confuso la via con il numero dei nostri passi? Ci sono vie che hanno il merito di rappresentare per noi il più corto cammino da fare fino a un punto stabilito. Marciscono nei loro limiti, come impiegate alle dipendenze di una grande amministrazione: Alcune – è vendetta la loro? – scontrose, ristrette di vedute, sono sempre inclini a ricoprirci di timbri. Ci sono tanti modi per accorgersi d’una via.  Continua a leggere

Sulla necessità di attraversare la turbolenza emotiva per la crescita mentale

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La parola, ma anche i silenzi, in analisi diventa contenitore di mondi da esplorare, i termini che utilizza l’analizzando piuttosto che essere presi come qualcosa di già noto, vanno aperti, perché per quel soggetto possono stare ad indicare qualcosa di unico, di specifico e per la terapia di molto prezioso. La persona col procedere dell’analisi, si accorge che nella seduta niente viene dato per scontato e questo invito ad aprire forse porterà, col tempo, a quei piccoli cambiamenti catastrofici che sono così preziosi nell’analisi duale (e di gruppo) perché generano cambiamenti di prospettiva, una crescita sul piano del pensiero e della vita emotiva. Questo aprire, nel corso del tempo, manda in crisi un assetto interno che si può essere “istituzionalizzato”.   Continua a leggere