Sulla utilità di una pratica flessibile in psicoterapia

flessibilitaCome si possa far passare un messaggio selezionando accuratamente quali opere di un autore divulgare oppure no, l’ho imparato un po’ alla volta. Sto parlando di Freud e della sua opera; di come i suoi successori, allievi e familiari, abbiano costruito un’ortodossia che ancora oggi tenta di preservare se stessa nascondendo, o ignorando più probabilmente, alcuni degli scritti del padre della psicoanalisi e della psicoterapia in genere. Continua a leggere

Il metodo psicoanalitico

di Valentina D’Angelo

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“Tutto qui è cammino di un esaminante interrogante rispondere.
Ogni cammino corre sempre il rischio di diventare un erramento.
Il camminare per queste vie richiede che si sia esercitati alla marcia.
Ma l’esercizio richiede mestiere… ”
(da Lettera a un giovane studente di Martin Heidegger)

Dalla nascita della psicoanalisi sono ormai passati più di cento anni e possiamo affermare che essa sia stata ed è ancora uno dei più importanti, se non il più importante, sistema di pensiero che ha condizionato il clima culturale e filosofico del nostro secolo.  Continua a leggere

Il paradosso psicoanalitico

di Vincenzo Tozzi

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“Sono triste là fuori , nella strada dove si accumulano le casse.[…] Ma tento di dare l’idea di ciò che sento, un miscuglio di varie specie di io e della strada estranea che, proprio perché la vedo, anch’essa, in modo sotterraneo che non so analizzare, mi appartiene, fa parte di me.”
(Fernando Pessoa, “Il libro dell’inquietudine”)

Consideriamo il fatto che la psicoanalisi è una scienza all’interno della quale, l’oggetto e il soggetto della conoscenza sono identici. C’è una mente (dell’analista) che osserva un’altra mente (dell’analizzando).  Continua a leggere