L’amore: tra attori e comparse.

di Sara Ferretti

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– Francamente me ne infischio – diceva Rhett Butler (1), quel Rhett che dopo più di tre ore di film faceva commuovere mia madre, che non si arrendeva ad un finale dove non c’era un amore trionfante, dopo ore in cui Rhett e Rossella si rincorrevano, scappavano dalla guerra, prevalevano sulla morte tra mille avventure e disavventure. No, mia madre non si poteva arrendere! Continua a leggere

L’amore per la parola

Intervista a Giuseppe Civitarese

di Maria Paola Ferrigno

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Considerando la tua ricca produzione scientifica mi sorge subito una domanda: qual è il lavoro cui sei più legato?

Mi verrebbe da dire quello che sto scrivendo al momento, anche perché quando una cosa è finita è andata, non ti appartiene più, mentre ciò a cui stai lavorando ti cimenta profondamente. In questo periodo sto scrivendo qualcosa sul tema bioniano delle ‘trasformazione in allucinosi’.  Continua a leggere

Di amore e di rivoluzione

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di Dana Vanni

L’amore, indagato in ogni sua manifestazione, visibile o invisibile, rimane un elemento indeterminato, ben nascosto nelle pieghe del corpo, per nulla riconducibile a tutti i processi ormai delineati e biologicamente individuati del nostro vivere quotidiano. Attraverso l’utilizzo di valide metafore, l’amore è riuscito a confrontarsi efficacemente con la fame, la sete, la pulsione, la necessità, e con qualunque tematica che presupponga una ricerca. Ricerca, appunto, che indica il cercare di nuovo, macchiandosi di quella urgenza che è riservata alle inchieste cui sono sottoposti quegli oggetti che sono andati perduti. Continua a leggere