Fragile come la bellezza

di Claudio Merini.

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Bellezza, l’ultima vittoria possibile dell’uomo che non ha più speranza

(Milan Kundera, L’arte del romanzo)

Elena arriva puntuale, come suo solito. Appoggia la borsa di stoffa e un giubbino variopinto sulla poltrona. Sta per sdraiarsi sul lettino quando si blocca, guarda verso il carrello su cui è poggiato un vaso con un mazzo di gerbere. Sembra indecisa. Infine si stende sul lettino.

  • Dottore, scusi, posso fare una cosa?
  • Cosa?
  • È più forte di me. Non sono un’esperta di ikebana ma quei fiori… potrebbero essere molto più belli da vedere.
  • I fiori?
  • Sì, le sue gerbere.
  • Cosa hanno di particolare?
  • Scusi se mi permetto, ma sono disposte male. Posso aggiustarle?
  • Se non lo facesse?
  • Mi sentirei inquieta.
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